la Famigla Cervi, pur sapendo che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta. Una volta che questa fu pronta, la caricarono su di un carro e la portarono in piazza a Campegine distribuendola all'intero paese. Uun festa in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo che indossava una camicia nera fu invitato a mangiare il suo piatto di pasta.